Siamo il ramo spezzato nel bosco profondo, il granello di sabbia che blocca il meccanismo; siamo la macchina del tempo, la ricerca del Bello e del Sublime, siamo il gesso che stride sulla lavagna.
Se la Patafisica è scienza delle soluzioni immaginarie, è plausibile che l’Acernatore sia una sorta di potenziometro di intensità che va collegato al Phonoakustischer Repeater tramite un adattatore e un convertitore di onde elettromagnetiche, costituito da un antenna simile a un dipolo hertziano, collegato a delle sfere metalliche che fungono da serbatoi per le cariche.
Entrambi, la Patafisica e l’Acernatore, risolvono diversi problemi.