Il giapponese Enomoto Takeshi tra Sol Levante e Strapaese

Il giapponese Enomoto Takeshi tra Sol Levante e Strapaese è il tema che tratterò a Roseto degli Abruzzi 

Il giapponese Enomoto Takeshi tra Sol Levante e Strapaese è il tema che tratterò a Roseto degli Abruzzi il 9 luglio alle 18.30.

Il 9 luglio alle 18.30, presenterò Le avventure romane di Enomoto Takeshi a Roseto degli Abruzzi in occasione della terza edizione rassegna Roseto incontra il Giappone.

Nonostante il libro pubblicato da Idrovolante Edizioni compaia nella collana Sedici Raggi dedicata proprio alla terra del Sol Levante, va detto a scanso di equivoci che il romanzo  – sebbene il protagonista sia un giapponese – non è un libro sul Giappone. Non sono uno studioso del Giappone, non ci sono mai stato, non sono un cosiddetto esperto d’Oriente o di amenità del genere.

Tantomeno siamo di fronte a un pallido tentativo di affrontare un confronto tra mondi, geopolitiche e culture diverse.

Il romanzo Le avventure romane di Enomoto Takeshi nasce in un contesto diverso.

Il romanzo Le avventure romane di Enomoto Takeshi nasce in un contesto diverso.

Le avventure romane di Enomoto Takeshi tra Sol Levante e StrapaeseIl giapponese Enomoto Takeshi tra Sol Levante e Strapaese

 

Innanzitutto prende le mosse da una raccolta di racconti brevi intitolata Di efferati delitti e d’altre storie macabre – sempre pubblicata per i tipi di Idrovolante Edizioni – in cui affronto il delicato tema della morte. Due racconti di questa raccolta, uno in cui figura Enomoto Takeshi e uno in cui il protagonista si chiama Monsignor Guido Gherardi, danno vita al romanzo in questione, praticamente arrivando a fondere le storie.

Di efferati delitti e d'altre storie macabreDi efferati delitti e d’altre storie macabre

Ambientati il primo nel 1908 e il secondo nel 1926, creano una fitta di trama di avvenimenti proprio a partire da quel 1908 anno in cui tutto ha inizio a livello letterario in un piccolo paesino della Valle di Comino, luogo a me molto caro e in cui mi sono ritirato a vivere: Fontechiari.

Sono tante le vicende scritte e quelle ancora non scritte che giungeranno a ricollegarsi con la seconda storia, quella ambientata a Roma nel 1926 in cui il Monsignore è alle prese con una delicata storia in cui il mondo del soprannaturale e nella fattispecie il Purgatorio – uno dei misteri cosiddetti Novissimi – fa da condimentum e da fundamentum, ovvero da condimento e da ingrediente di cottura.

Giunto in Italia, Enomoto Takeshi apprezza la semplicità della cultura tradizionale, ma soprattutto resta affascinato da un Paese che politicamente è alle prese con una modernizzazione che in alcune sue parti, dopo 150 anni dall’Unità d’Italia, ancora non si è conclusa.

Il tema delle Fede cattolica fa da robusto filo invisibile, percepito, ma mai invasivo, su ispirazione della letteratura ottocentesca di ambiente apologetico cattolico che scandalizzò Antonio Gramsci, il quale lo definì “brescianismo” sulla scorta della letteratura del padre gesuita Antonio Bresciani, romanziere attento alla religione e all’apologia del cattolicesimo.

E poi c’è lo Strapaese, fenomeno tutto di primo Novecento, maggiormente sviluppatosi dopo il primo conflitto mondiale in cui l’amore per la tradizione contadina e per i piccoli borghi contrasta l’espansione del modello capitalista cittadino.

Il giapponese Enomoto Takeshi tra Sol Levante e Strapaese, una serie di racconti brevi e romanzi in cui viene raccontata l’Italia di primo Novecento.

Enomoto Takeshi, così, già crononauta, viaggia – altra particolarità, volando – di paese in paese e racconta in un nuovo Grand Tour fatto di salti spazio temporali tuto quello che scopre sui luoghi che visita. Il tutto supportato da numerose amministrazioni comunali che hanno il piacere di collaborare con Enomoto Takeshi e con il suo peregrinare.

Da una sua invenzione bizzarra nasce L’Acernatore, un blog che risponde a movimento culturale di ricerca nel campo della prima fantascienza e della letteratura estravagante, e con esso nascono i Quaderni de L’Acernatore che raccontano gli innumerevoli détour possibili e immaginabili sulle stravaganti storie del giapponese.

Sostenere L’Acernatore attraverso il crowdfunding che è stato avviato di recente è un atto nobile che permette alla letteratura surrealista e fantastica di ritrovare uno slancio e un vigore degni di Tristram Shandy e della penna di illustri autori quali Flann O’Brien, Alfred Jarry e Boris Vian, padri di avanguardie surreali e fantastiche.

Fatelo ora.

 

 

 

 

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