Le fiabe che finiscono male

Ci sono le fiabe che finiscono bene in cui i buoni vincono e ci sono le fiabe che finiscono male in cui a vincere sono i malvagi. Ma spesso dipende da come ci vengono raccontate.

Tutte le fiabe devono cominciare con c’era una volta, perché è insito nelle favole che quello che raccontiamo abbia avuto uno spazio e un tempo definiti.

Spesso c’era una volta un Re, più spesso una principessa – non importa che dormisse o che facesse altro – e generalmente finiva bene, perché come diceva Gilbert Keith ChestertonLe fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisi”.

Ma altrattento spesso ci sono fiabe che finiscono male. Anche malissimo.

Conosciamo tante favole che abbiamo ascoltato da bambini. E finivano sempre bene.

Ma sarà vero che il finale era sempre lieto? La risposta è no. Molto spesso le fiabe finiscono male, ci dobbiamo rassegnare.

Le fiabe che finiscono bene e le fiabe che finiscono male.

Quali sono, dunque, i veri finali delle fiabe? Abbiamo letto i libri o conosciamo le favole nelle versioni Disney in cui da sempre ha trionfato la versione edulcorata dal politically correct?

In Cenerentola, il Principe dopo aver scoperto che la scarpetta (di cristallo nella versione di Perrault, d’oro in quella dei Grimm) apparteneva a Cenerentola, decide di punire le sue sorellastre per la loro malvagità e le scaccia, ordinando a dei corvi di beccare e cavare loro gli occhi.

Cenerentola, il ballo e la fuga

Cenerentola perde la scarpina

E Biancaneve, la famosa storia dei fratelli Grimm, finisce con il bacio del principe che risveglia la fanciulla? Niente affatto.

Il finale di Biancaneve è tragicomico

Il finale è tragicomico perché durante il trasposto della bara nel castello del Principe, uno dei suoi servitori inciampa, la bara rotola giù per la collina, il corpo di Biancaneve cade fuori e il pezzo di mela avvelenata incastrata in gola esce fuori. La fanciulla si sveglia, si innamora del Principe e si sposano.

Alle nozze viene invitata anche la Regina malvagia, che non sa chi siano gli sposi, ma si sa questi nobili decaduti amano i ricevimenti. Quando tra un tramezzino e una pizzetta vede Biancaneve ancora viva rimane di stucco. Sono due le versioni del finale. Nella prima, il Principe ordina che due scarpe di ferro arroventate vengano fatte indossare alla Regina, la quale è costretta a ballare fino a che non cade morta. Nella seconda viene rinchiusa per sempre in una prigione, da cui nessuno la libererà mai.

Biancaneve e la strega

Biancaneve cade a terra avvelenata

In Cappuccetto Rosso, invece, il Cacciatore arriva, ma non riesce a salvare la bimba che viene divorata dal lupo.

Cappuccetto Rosso incontra il lupo

Cappuccetto rosso incontra il lupo cattivo nel bosco

La Sirenetta di Hans Christian Andersen non è da meno.

Il principe alla fine si sposa, ma con un’altra ragazza. La Sirenetta non essendo riuscita a far innamorare di sé il Principe, è destinata a morire e solo uccidendolo, lei vivrà. Ovviamente la Sirenetta non può uccidere il suo amato e si getta nell’acqua di mare dove viene trasformata in spuma. Di mare, non nella bevanda.

La Sirenetta in fondo al mare

La Sirenetta in fondo al mare

E il Pifferaio Magico? Il finale edulcorato lascia il posto a una fine tragica. Il Pifferaio, indispettito perché gli abitanti del villaggio non vogliono pagargli l’onorario per aver eliminato i ratti che li infestavano, suona il suo strumento e ipnotizza tutti i bambini, li rinchiude in una grotta e nessuno li troverà mai più.

Il Pifferaio magico

Il Pifferaio di Hamelin porta via i bambini

Potremmo andare avanti all’infinito.

E così una favola ve la racconto pure io.

C’era una volta un luogo magico e c’era un uomo che inventava storie, le scriveva e le raccontava e così dava vita ai sogni.

Ma i sogni svaniscono al mattino, anche nelle fiabe.

Un giorno, purtroppo, arrivarono dei mostri malvagi che si impossessarono del luogo magico. E il luogo, che era magico per davvero, nelle loro mani smise di fare magie.

Pure questa volta, però, ci saranno quelli che vi racconteranno un finale edulcorato come i finali della Walt Disney, vi diranno che il luogo è ancora magico e tutti quelli che vivono nel mondo dei pupazzetti (e quelli che ci vogliono vivere) crederanno a quel finale.

Raccontiamole per bene le fiabe!

Ma ci sarà chi ha memoria, chi, come Guy Montag, il protagonista di Fahrenheit 451, si ribellerà e manderà a memoria i libri (quelli con i finali veri) e dirà: quel luogo era magico. Così magico che il mago che lo inventò un bel giorno decise di sparire. Perché la spada nella roccia non la possono estrarre quelli che si fingono cavalieri o maghi.

Fine della fiaba.

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