Notizie false e tendenziose

Recentemente è di gran moda il mestiere di debunker, ovvero di colui che mette in dubbio o smentisce – basandosi su metodologie scientifiche – affermazioni false, esagerate o antiscientifiche. Così come è altrettanto attuale il creatore di bufale e di cosiddette fake news, ovvero le notizie false e tendenziose.

D’altronde non esisterebbe l’uno se non ci fosse l’altro.

Mentre passeggiavo tra i ruderi del castello medievale di Alvito, ripensavo alla figura di Giovanni Paolo Mattia Castrucci, scrittore immaginario, a cui per secoli è stata attribuita la Descrittione del ducato di Alvito, uscita per la prima volta nel 1633.

Passeggiando tra i ruderi del Castello di Alvito

Il Castello medievale di Alvito

Giovanni Paolo Mattia Castrucci, scrittore immaginario

Castrucci sarebbe nato ad Alvito intorno al 1575; si sarebbe laureato in filosofia e medicina a Roma nei primi anni del 1600, per fare ritorno ad Alvito, dove avrebbe svolto la professione di medico.

Qui nel 1632 avrebbe composto l’unica opera che gli è attribuita e dopo la pubblicazione, l’anno successivo, sarebbe morto.

Addirittura, in un articolo anonimo del 1853, comparve anche un suo presunto ritratto che fu stampato in una cartolina celebrativa dal Comune di Alvito.

Tutte informazioni desunte nel tempo, senza sapere che lo stesso non era mai esistito, almeno con quel cognome, come è stato documentato sia attraverso la collazione dei testimoni e delle varianti della Descrittione, sia attraverso i registri parrocchiali. Lo storico Lorenzo Arnone Sipari, invece, ha dimostrato come responsabile del falso storico fosse il duca di Alvito a cui l’opera era dedicata, il quale – seguendo una precisa strategia editoriale – avrebbe voluto ricollegare l’autore della Descrittione, a quanto pare un medico dal complesso onomastico simile, ovvero tale Giovanni Paolo Mattia, alle gesta del famoso condottiero Castruccio Castracani.

Tutto questo, per dire che da sempre esistono notizie infondate che poi si stratificano nelle coscienze collettive e diventano vere.

E spesso anche molto divertenti.

Le notizie false e tendenziose

Paul Birault era un giornalista e surrealista francese. E Hégésippe Simon non è mai esistito, se non nella fantasia di Birault e nella credulità di tanti politici francesi.

Era il 1913 e l’affair Hégésippe rappresentò una burla che ridicolizzò l’intera classe politica francese.

Una lettera di un fantomatico Comitato celebrativo del Centenario del grande Precursore della democrazia francese fu recapitata a numerosi esponesti del Partito Radicale i quali aderirono, vantarono conoscenza di altrettanto fantomatiche letture e si impegnarono persino a tessere lodi pubbliche del noto personaggio.

La cerimonia alla quale le autorità erano state invitate era fissata il 31 marzo 1914 nella città di nascita del grande uomo politico, Poil, comune francese del Dipartimento della Nièvre, nella Regione Bourgogne-Franche-Comté. Quindi il presunto grande uomo politico, filantropo, precursore, educatore, era “né a poil”, in francese, “nato nudo”. E il 31 marzo era la vigilia del 1 di aprile. Nel frattempo Paul Birault raccoglieva tutta la documentazione del suo scherzo pronto a redigere un volumetto che intitolò Hégésippe Simon, Precurseur.

La verità fu resa nota il 21 gennaio 1914 quando Birault, dalle colonne del suo giornale L’Éclair, raccontò i dettagli della storia. Fu l’ultimo scoppio di risa prima della Grande Guerra.

Notizie false e tendenziose su L’Acernatore

Qualche settimana fa su L’Acernatore è uscito un articolo che riportava notizie evidentemente false:

«È Di efferati delitti e d’altre storie macabre di Fabrizio Ghilardi, edito da Idrovolante Edizioni, la migliore raccolta di storie brevi del 2020, secondo una giuria composta da intellettuali,  critici letterari e scrittori tra i quali spiccano Hégésippe Simon (intellettuale e uomo politico francese), Eli Stormfield (capitano di marina statunitense) e Adam Jeffson (medico inglese).

Il quotidiano inglese The Mourning Post

La commissione ha valutato il libro di Ghilardi meritevole di una menzione speciale per il prestigioso Witch Prize promosso da The Mourning Post, autorevole quotidiano britannico.

Secondo il giornalista del The Mourning Post, James Sorrow, Di efferati delitti e d’altre storie macabre rappresenta “uno dei migliori esperimenti di scrittura in cui il surrealismo si fonde al genere thriller e a quello horror in un noir surreale denso di black humor”.

Sempre a Fabrizio Ghilardi – scrive Sorrow nel The Mourning Post –  è andato un importante riconoscimento nell’anno appena concluso. Il suo Le avventure romane di Enomoto Takeshi (sempre pubblicato da Idrovolante Edizioni) si è aggiudicato il Premio Swindle 2021 come migliore racconto pubblicato in Europa. Già The Evening Observator aveva definito il libro “il primo racconto surrealista scritto durante una seduta di polisonnografia con elettrooculogramma piatto. Un libro che rappresenta uno dei più grandi esperimenti realizzati dopo l’invenzione dell’Acernatore” ».

Nessun sospetto

Chi fossero Hégésippe Simon (intellettuale e uomo politico francese, vedi sopra), Eli Stormfield (capitano di marina statunitense, personaggio del romanzo Viaggio in Paradiso di Mark Twain) e Adam Jeffson (medico inglese protagonista del romanzo La nube purpurea di Matthew Phipps Shiel) che avevano premiato Di efferati delitti e d’altre storie macabre, nessuno se l’è chiesto quando sono arrivati i tanti complimenti all’autore. Non solo, la menzione al Witch Prize (traduzione del Premio Strega) e The Mourning Post (mourning, cioè lutto), non hanno insospettito (quasi) nessuno.

D’altro canto il giornalista James Sorrow (sorrow, ovvero cordoglio) e il Premio Swindle (swindle, truffa), ben si addicono a Le avventure romane di Enomoto Takeshi e al suo autore Fabrizio Ghilardi, altro esempio di scrittore immaginario che nessuno ha mai visto. Anzi, mai letto.

E chissà se esiste davvero.

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