Quando gli UFO fecero sospendere una partita di calcio

L’11 aprile del 1954 è stato considerato il giorno più noioso della storia.

Almeno stando a quanto sostenuto da un docente di scienze politiche di Cambridge, un certo William Tunstall-Pedoe che, immettendo nel suo computer più di trecento milioni di titoli di giornali e relative notizie, ha scoperto che quel giorno non è successo granché.

Ci furono elezioni in Belgio, in Turchia nacque un futuro accademico e in Inghilterra morì un ex-calciatore dell’Oldham Athtletic.

Decisamente poca roba, se non consideriamo gli eventi lieti e quelli funesti che rimasero nell’anonimato e che non giunsero all’onore delle cronache mondiali.

A compensare la pochezza dell’11 aprile e a restituire interesse all’anno 1954, però, ci pensò un giorno di ottobre, e precisamente il 27 ottobre.

Lo scenario è quello dello Stadio Comunale della città di Firenze.

Era un mercoledì che si presentava come un qualsiasi giorno di metà settimana anche se allo stadio, per una partita del Campionato Cadetti (fino alla stagione precedente Campionato Riserve) tra i padroni di casa della Fiorentina e la Pistoiese, c’erano diecimila spettatori.

La UEFA non era ancora nata (sarebbe nata a giugno) e la Coppa dei Campioni che avrebbe allietato i mercoledì degli appassionati di calcio ancora non esisteva (la prima stagione fu disputata dal 4 settembre 1955 al 14 giugno 1956). Bisogna dire che la squadra gigliata di lì a breve avrebbe vinto il suo primo scudetto (stagione 1955-56) e che le partite del Campionato Cadetti mostravano calciatori che generalmente erano di riserva ma che spesso militavano nella prima squadra nel campionato italiano di calcio di Serie A.

Subito dopo l’intervallo di un primo tempo che si era concluso a reti inviolate, lo stadio si fece stranamente silenzioso, poi la folla iniziò a vociare: gli spettatori non stavano più guardando la partita, ma guardavano il cielo, indicando qualcosa che aveva attirato l’attenzione dei presenti.

I giocatori smisero di giocare, la palla era ferma, come pure l’arbitro.

Proprio sopra al Comunale qualcosa di strano stava volando.

Uno dei ventidue calciatori era il viola Ardico Magnini che raccontò quanto aveva visto: “Era qualcosa che sembrava un uovo (quindi non è strano che gli UFO che rapirono Enomoto Takeshi avessero un oggetto volante che pareva in raviolo ndr) che si muoveva lentamente, lentamente, lentamente. Tutti guardavano in alto e c’era anche del luccichio che scendeva dal cielo, luccichio argentato”.

Insomma la partita tra Fiorentina e Pistoiese fu interrotta per la presenza di marziani, così scrissero i giornali dell’epoca. Il commissario tecnico della Fiorentina, sul 2-2 ne approfittò e fece esordire Giuliano Sarti che diventerà un grande portiere, forse l’unico vero marziano che gli spettatori videro quel pomeriggio a Firenze.

Non fu un’isteria di massa, numerosi testimoni oculari avvistarono anche nei giorni successivi in molte città toscane raggi di luce bianca, oggetti volanti e soprattutto una sostanza appiccicosa e argentata che cadeva dal cielo. Un giornalista della Nazione di Firenze, Giorgio Batini, che disse di aver visto “palle lucenti” che si muovevano veloci verso la cupola del Duomo, raccolse diversi campioni di questa strana lanugine, arrotolandoli su un fiammifero, e li portò all’Istituto di Analisi Chimica dell’Università di Firenze. Il laboratorio, guidato dal rispettato scienziato Professor Giovanni Canneri, dopo aver sottoposto il materiale ad analisi spettrografica concluse che esso conteneva gli elementi boro, silicio, calcio e magnesio e che non era radioattivo.

Le versioni rimasero contrastanti.

Roberto Pinotti, presidente del Centro Nazionale UFO d’Italia, sbalordito come gli spettatori e i calciatori, sostenne che quella sostanza simile al cotone idrofilo e conosciuta come bambagia silicea, detta anche capelli d’angelo (traduzione letterale dell’inglese angel hair), appartenesse a qualche strano fenomeno causato dagli UFO.

Fu contattato anche un pilota dell’aeronautica americana, divenuto astronomo. Questi sostenne che “l’intero fenomeno UFO non è altro che mito, magia e superstizione, avvolto dall’idea che in qualche modo gli alieni stanno arrivando qui per salvarci o distruggerci” e che inizialmente pensò si trattasse di una palla di fuoco, di una meteora molto luminosa che si era rotta nell’atmosfera. Ma poi risultò abbastanza evidente che il fenomeno era effettivamente causato da ragnatele, ragnatele molto, molto sottili: “I ragni usano queste ragnatele come vele per spostarsi tra le posizioni. Volano semplicemente nel vento e quando la luce del sole brilla su queste ragnatele, si ottengono questi effetti visivi. Poiché alcune di queste ragnatele si rompono e cadono a terra, tutto sembra far pensare agli UFO”.

Il giorno successivo gli avvistamenti di UFO si spostarono su Roma dove, nel pomeriggio, migliaia di persone giurarono di aver visto dei dischi volanti volare nel cielo. Persino l’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce raccontò di aver visto qualcosa di inspiegabile passare sopra Via Veneto: una specie di luna che girava nel cielo a velocità vertiginosa. Pochi minuti più tardi, nelle strade della Capitale comparve la stessa bambagia silicea già vista sopra Firenze.

Ma non furono solo Firenze e Roma le città visitate dai marziani. Nell’autunno del 1954 ci fu una vera e propria ondata di avvistamenti in tutto il mondo, ma in particolare in Europa, con una concentrazione di navicelle spaziale aliene in Francia dove si verificò circa il 70% degli avvistamenti e dove furono segnalati anche diversi incontri ravvicinati.

Erano gli Anni Cinquanta in cui nel cinema e nella letteratura si affermarono mondi paralleli, pianeti e viaggi nello spazio. In Italia nacque la rivista Urania (nel 1952), la fantascienza cominciò a essere sempre più apprezzata.

Il 10 ottobre era uscito il numero 58 della rivista di Mondadori, Arca 2000, in cui veniva narrata la storia del Secondo Diluvio Universale e il 20 ottobre era uscito il volume numero 59 intitolato Stella doppia 61 Cygni, in cui si raccontava la vita su un pianeta diverso dalla Terra.

Numerosi film raccontavano di invasione aliene e di guerre tra pianeti: negli Stati Uniti uscirono tra gli altri, Assalto alla Terra, Il mostro della laguna nera, Guerra tra pianeti, Obiettivo Terra; in Gran Bretagna uscì nelle sale cinematografiche il film 1984, tratto dall’omonimo romanzo distopico di Orwell.

Forse l’invasione aliena che fece sospendere Fiorentina-Pistoiese, e poi meravigliò i romani il giorno seguente, risentì di queste suggestioni, ma resta un mistero insoluto.

Anche se il mistero più grande rimane la presenza di ben diecimila spettatori per una partita del Campionato Cadetti disputata di mercoledì all’ora di pranzo. Questo gli scienziati non riusciranno mai a spiegarlo.

Per la cronaca, la Fiorentina vinse 6-2.

 

 

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